L’8 ed il 9 giugno 2025, in concomitanza del secondo turno delle elezioni amministrative, come Cittadini Italiani siamo chiamati a votare su 5 Referendum abrogativi ammessi dalla Corte Costituzionale. I quesiti referendari riguardano rispettivamente i licenziamenti, la durata dei contratti di lavoro, la sicurezza sul lavoro ed i tempi per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana. I primi quattro quesiti referendari sono stati promossi dalla CGIL. Siamo perciò in presenza di un occasione che ci è stata fornita, da chi si è messo in discussione presentandoli, per democratizzare la vita e le condizioni di lavoro in Italia. E di farlo direttamente con un voto. Credo sia di tutta evidenza, infatti, che impedire i licenziamenti illegittimi, chiedere un indennizzo più proporzionale alle reali condizioni in caso di licenziamento illegittimo nelle piccole imprese, eliminare i contratti di lavoro a termine quando non hanno una reale giustificazione, chiamare il committente a responsabilità in caso di infortunio siano elementi imprescindibili per ridare ai Lavoratori ed alle Lavoratrici quella dignità checi è stata sottratta da una legislazione reazionaria negli ultimi decenni. Non di meno ottenere che dopo 5 anni di ininterrotta presenza sul territorio nazionale lo straniero possa chiedere la cittadinanza italiana risponda ad un criterio di giustizia costituzionale. Ebbene io faccio appello a tutte/i Voi perché l’8 ed il 9 giugno diventino una tappa fondamentale nella ricostruzione dell’articolo 1 della Carta Costituzionale. Il Lavoro per ritornare ad essere fondante per la nostra Repubblica deve essere libero e non soggetto alla volontà di un solo contraente. Il Lavoro deve essere sicuro per essere libero. Il Lavoro per essere libero non può essere precario. Noi, che durante l’anno impattiamo con centinaia di migliaia di persone che sempre più ci sottolineano le loro peggiorate situazioni di vita, rivolgiamo l’appello a tutti/e di non sprecare quest’occasione. Non voltiamo il nostro sguardo dall’altra parte o non abbandoniamoci un’altra volta al pensiero che tutto sia immodificabile: in quelle date il potere è del tutto rimesso nelle nostre mani. Facciamolo per noi, per i nostri figli. Facciamolo perché finalmente il Lavoro ritorni ad essere quello strumento di emencipazione, di coesione e libertà così come i Costituenti lo intesero e di cui oggi abbiamo tanto bisogno.
Il Presidente Claudio Guggiari

Referendum 2025
Il voto è la nostra rivolta
Referendum 8-9 Giugno. Non lasciare che gli altri decidano per te: partecipa, scegli, fai la differenza. Lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e democrazia iniziano da te.